Alla fine dell’ultimo post (http://www.lucaleoncini.it/vediamo-la-realta-o-cio-che-ci-aspettiamo-di-vedere/) facevo riferimento allo Sguardo del Principiante.
Oggi mi piacerebbe descrivere meglio cosa intendevo con queste parole mediante le parole di Jon Kabat-Zinn, il padre della Mindfullness per come la si intende in Occidente.
“La ricchezza dell’esperienza del momento presente è la ricchezza della vita stessa. Troppo spesso lasciamo che i nostri pensieri e la nostra presunzione di conoscere ci impediscono di vedere le cose così come sono. Tendiamo a dare per scontato il quotidiano e perdiamo di vista la straordinarietà dell’ordinario. Per cogliere la ricchezza del momento presente dobbiamo coltivare quella che è stata detta la “mente del principiante”: una mente che è disposta a guardare ogni cosa come se la vedesse per la prima volta.
(…) Questo sguardo ci permette di restare ricettivi a nuove possibilità e di evitare di cadere nell’atteggiamento di routine dell’esperto, che spesso crede di sapere più i quanto non sappia in effetti. Nessun momento è uguale a un altro; ciascun momento è unico e contiene possibilità uniche.
(…) Quando incontri una persona che ti è familiare, prova a chiederti se la vedi con occhi limpidi, così com’è o la vedi attraverso il filtro dei tuoi pensieri e delle tue opinioni su di lei. Puoi fare questo esperimento con i tuoi figli, con tua moglie o tuo marito, con i tuoi amici o i tuoi colleghi, perfino con i tuoi animali domestici, se ne hai. Puoi farlo con i problemi che ti si presentano quotidianamente. Puoi farlo quando sei in mezzo alla natura: riesci a vedere il cielo, le stelle, gli alberi, l’acqua, le rocce così come sono in questo momento, con mente limpida e sgombra? Oppure li vedi attraverso il velo dei tuoi pensieri, opinioni ed emozioni?”
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