FAQ

Frequently asked questions

Ecco alcune delle domande a cui più frequente mi capita di rispondere!! Se avete altri dubbi o richieste non esistate a contattarmi.

Quanto dura una terapia?

E’ difficile stabilire la durata di una terapia: molteplici sono i fattori in gioco.
E’ necessario fare una distinzione iniziale tra Consulenza/Percorso di Sostegno e Psicoterapia.
Nel primo caso si individuano obiettivi più circoscritti e meno profondi, riuscendo ad avere dei tempi di lavoro più delimitati nel tempo.
Nel secondo caso il lavoro da svolgere insieme è più profondo e non riguarda solamente il sintomo portato a motivazione del colloquio e richiede senza dubbio una finestra temporale più lunga.

Quanto dura una seduta?

Una seduta dura in media 50/55 minuti.

La frequenza delle sedute è settimanale?

Nella maggior parte dei casi la frequenza è settimanale, anche se è possibile individuare casi o fasi della terapia in cui è possibile vedersi in maniera più diradata (una volta ogni due settimane, ad esempio) o più ravvicinata (due volte a settimana)

Si prevede l’utilizzo di farmaci?

Lo Psicologo Psicoterapeuta, se non è anche Medico, non può prescrivere farmaci.
Nei casi in cui emerga la convinzione che una terapia farmacologica sia necessaria si consiglia alla persona in terapia il nome di uno Psichiatra in maniera da effettuare un lavoro combinato.

La terapia è puramente sintomatica?

La psicoterapia da me proposta cerca di non essere focalizzata solo sul sintomo, nonostante l’attenuazione o la scomparsa degli stessi sia uno degli obiettivi, ma cerca di andare a monte delle motivazioni per cui i sintomi sono comparsi.

Per questo motivo il percorso psicoterapeutico si configura come un lavoro generale su di sé.

È Possibile interrompere la terapia in ogni momento?

E’ un diritto del paziente interrompere il percorso in qualunque momento lo desideri. Sarebbe altresì importante discutere questa scelta col terapeuta.

Quando è utile la Psicoterapia?

E’ difficile fornire un elenco esaustivo che risponda a questa domanda, tuttavia possiamo dire che è utile:

  • per nutrire la propria autostima, superare blocchi esistenziali e sentimenti di insoddisfazione e di insicurezza;
  • per ampliare la consapevolezza delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti che strutturano la personalità di ognuno di noi e consentire una crescita personale;
  • quando nel rapporto di coppia le tensioni nella comunicazione e nell’intimità minacciano la relazione;
  • quando l’ansia (attacchi di panico, ossessioni e compulsioni) non permette di stare bene con se stessi e di godere della relazione con gli altri;
  • quando il rapporto con il cibo, la propria immagine e la gestione del proprio peso generano sofferenza e abitudini alimentari dannose per la salute.
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