Duet

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Oggi ci ha lasciato Zygmut Bauman, sociologo e pensatore che ha caratterizzato lo sviluppo del pensiero critico del XX e di questo inizio di XXI secolo.
A lui è dovuta la formulazione del concetto di “liquidità” (modernità, identità, amore, vita, arte, futuro) che tanto ha avuto influenza anche sui non specifici addetti ai lavori.

Al tempo in cui avevo letto un paio di suoi libri (Amore liquido ed Identità liquida) mi aveva molto colpito, nella sua analisi, l’assenza di struttura nella costruzione della società e, quindi, delle persone.

Ai nostri tempi (18 anni dopo il primo libro della serie) la società degli smartphone ha reso tutto ancora più liquido, più volatile, più impalpabile: sicuramente questo effetto è stato prodotto con le Relazioni d’Amore.
(Come siete riusciti a stare insieme per 65 anni? “Siamo nati in un epoca in cui le cose rotte non si buttavano, si aggiustavano”, diceva il motto girato più volte su facebook).

L’assenza di struttura (in società ma ancor più, parlo per le mie competenze, in noi) ha una serie di effetti: disimpegno, disattenzione (direi la non – presenza), depersonalizzazione e Paura.
Paura ingombrante di non capire cosa sta succedendo, di non sapere dove andare a rifugiarsi, di rimanere soli a questo mondo.
E questa paura è affontabile in due maniere: o accentuando ancor più il disimpegno, la disattenzione all’altro o trattenendo sè e l’altro in una struttura finta, temibile come una prigione.

Mi piace celebrare e dire il mio grazie a Bauman con un video che parla di relazioni e, a suo modo, di liquidità.

Ma una liquidità buona, sana.
Quella liquidità, quella fluidità, quella morbidezza che permette alla relazione di crescere, nutrirsi e alle persone di fidarsi, salutarsi e ritrovarsi (sia fisicamente che quando si hanno degli allontanamenti dovuti alle discussioni).

Come in un costante Duetto.

 

 

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- Luca Leoncini